Descrizione
I Mama Bluegrass band tornano alal ribalta con 13 canzoni originali di una esplosiva miscela di suoni folk, blues, ballate acustiche e atmosfere vintage da vero e proprio b-movie degli anni 70! Strumenti acustici tipici dei vecchi blues americani delle origini, come violino e banjo, sono affiancati da un groove moderno e ritmato dato da chitarre elettriche, basso e batteria, riuscendo a trasmettere anche su disco la grinta e l’affiatamento che da sempre caratterizzano i concerti live del gruppo in tutta Europa.
Il titolo dell’album prende spunto dalle situazioni paradossali, più volte al limite dell’assurdo, nelle quali ci si imbatte quando si intraprende la strada del musicista ed in particolare del musicista che suona in una Band. L’atmosfera che si crea durante i viaggi per raggiungere i palchi di mezza Italia e non solo, i gestori dei locali, gli organizzatori, il pubblico a volte in piedi scatenato a volte seduto e attento all’esecuzione dei brani, i colleghi musicisti e le Band amiche con i quali si condividono le esperienze sono i principali ingredienti che potrebbero benissimo diventare il materiale per un film (e relativi sequel). Ok non montiamoci troppo la testa e con ironia lasciamo perdere i colossal con budget a tanti zeri… ci accontentiamo di un sano B movie anni ’70 che ai giorni nostri diventa un genere cinematografico vero e proprio (Quentin Tarantino docet).
Le canzoni sono scritte principalmente dal carismatico frontman del gruppo Marco Andrea “Francis” Carnelli e sono una vera e propria minestra di storie, situazioni, stati d’animo e omaggi raccolti in questo ultimo anno e mezzo.
Storie comuni, d’amore o meno, vengono rilette in chiave ironica ma pungente (The Same Soup, I got to go, Who can ask for anything more?, The strongest in town, One More Chance) mentre l’anima più scura del disco viene alla luce nelle riflessioni che non sempre si possono fare con il sorriso sulla faccia (Hey Hey, Skin
like leather, Waiting on a summer day, She hits me, quest’ultima composta a quattro mani insieme al chitarrista Davide Peri). Gli omaggi doverosi: al pugile Jack la Motta, una vita vissuta come un vero B movie raccontata poi da un indimenticabile film dal quale è stato ripreso il titolo per la canzone (Raging Bull); alla vita cinematografica dei mitici Bud Spencer & Terence Hill, vere icone d’Italia (Like Bud Spencer & Terence Hill, scritta dalla sezione ritmica della band Marco Castelli e Lorenzo Marinoni); ed infine l’interpretazione dell’unica cover presente nel disco (Soul of a Man di Blind Willie Johnson) omaggio alle radici blues da cui
proveniamo. Non mancano infine una struggente ballata (Lullaby) e i saluti con il gran finale arricchito da Daniele Tenca e Cesare Nolli (Take me to the water), che insieme agli altri ospiti musicisti (Davide Speranza all’armonica e Andrea Carola alla chitarra acustica) diventano i degni rappresentanti di un vero e proprio film con la pellicola sgranata ma vero, istintivo e vitale: i coprotagonisti del nostro b movie.
1 recensione per The MAMA BLUEGRASS BAND – Living in a B movie
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