Descrizione
Il ritorno del trio bolognese che ripropone i brani dei The Clash nello stile del celeberrimo cantautore americano Johnny Cash. Disponibile anche in digitale il 16 marzo il disco è un riarrangiamento per intero del primo album di Joe Strummer e compagni, e varia tra ballate folk-western, tanto boom- chika-boom, episodi early wild rock’n’roll e momenti intimisti alla ‘ultimo Cash’.
Gli stessi Johnny Clash Project lo introducono così:
“Fin dall’inizio abbiamo vissuto i Johnny Clash semplicemente come un bello scherzo da portare in giro per i locali. Dopo 5 anni di attività e pochi, essenziali demo, abbiamo sentito l’esigenza di fissare su disco quello che abbiamo sempre fatto solo dal vivo. Il primo album dei The Clash (Uk version) ci è sembrato il materiale giusto da cui partire, sarà per il carattere punk, per l’affetto che l’Inghilterra ci mostra quando passiamo di là o per il fatto che non sia tra gli album più blasonati della band londinese. Abbiamo quindi provato a dar nuova vita ai pezzi in uno stile che era in voga vent’anni prima, in un’altra parte del mondo, ma che aveva in parte lo stesso spirito.
Una buona metà del disco è stata arrangiata proprio per l’occasione dell’album, con una consapevolezza maggiore rispetto al passato. Cercavamo un suono più possibile analogico, vecchio, folk, e in questo viaggio Ettore Franco Gilardoni e la Rocketman Records sono stati fondamentali. Abbiamo registrato in diretta su nastro: tre giorni in tutto, per riprese e mixaggio. Ed è uscito un disco di cui siamo molto soddisfatti: c’è l’outlaw country delle origini, l’ensemble giusto, il rock’n’roll, ma anche una solennità più vicina alle American Recordings. Pochi ma buonissimi gli ospiti: oltre al prezioso Matteo Dall’Aglio alla batteria, sul disco si possono sentire le vocalist de Le Birrette e il violinista catalano Marc Santò”.